La Fotografa e Scrittrice Monika Bulaj ospite del Cupolone

Monica BulajIl 13 marzo 2014 abbiamo avuto il privilegio di ospitare la Fotografa e Scrittrice Monika Bulaj.

Non ancora ventenne, Monika, nel 1985, su incoraggiamento di un insegnante universitario,  intraprese un viaggio a piedi per conoscere, nelle aree ai confini con la frontiera russa, la minoranza etnica dei Lemki. Fu l’inizio di un percorso di vita e di ricerca dell’etnie perdute, delle popolazioni nomadi, delle religioni monoteiste, delle popolazioni devastate dalle guerre e abbandonate dell’est europeo.

Negli anni, la passione l’ha spinta ancora più ad est, nel Caucaso, fino in Afganistan, a sud, fino in Medio Oriente e Israele e ad ovest, nel Magreb.

Sempre guidata dal filo rosso della passione per la conoscenza, della ricerca etnica e religiosa, con una capacità istintuale di stabilire contatti e legami con le persone incontrate facendosi accogliere nelle case, nelle tende, nei luoghi sacri e, insieme all’altra sua grande capacità, di rendersi invisibile – come un altro grande scrittore e giornalista polacco Ryszard Kapuschinsky –  riesce, con la sua sensibilità, empatia e intelligenza a cogliere, nelle penombre delle case e dei luoghi sacri, immagini di grande respiro emotivo, evocative, quasi dei quadri caravaggeschi, di una umanità, talvolta sconosciuta, emarginata, vessata, ma assolutamente vera nei propri valori culturali e, soprattutto, religiosi. Una grande fotografa e altrettanto brava scrittrice.